La Francia estende l'autoconsumo collettivo a 5 MW
Dopo essere stata esentata dall'accisa fino a 1 MW poco più di un mese fa, la soglia massima di potenza per l'autoconsumo collettivo è stata aumentata da 3 MW a 5 MW nella Francia metropolitana.
14 marzo 2025 Francois Puthod
Da pv magazine Francia
Il governo francese ha modificato il quadro giuridico che regola l'autoconsumo collettivo esteso.
Inizialmente definite da un'ordinanza del 21 novembre 2019, le norme sono state modificate con ordinanza del 21 febbraio 2025, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 5 marzo. Si tratta di un'ottima notizia per gli operatori, a solo un mese dall'esenzione dall'accisa concessa ai progetti fino a 1 MW.
La soglia di potenza massima per le operazioni CCA estese viene quindi aumentata da 3 MW a 5 MW nella Francia metropolitana. L'obiettivo di questa modifica è rendere più flessibile il criterio di prossimità geografica e facilitare lo sviluppo di progetti che consentano ai consumatori di condividere la propria produzione solare su larga scala.
La potenza degli impianti di produzione fotovoltaica può addirittura essere raddoppiata, fino a 10 MW, in deroga e subordinatamente a determinate condizioni cumulative. Per beneficiare di questa deroga, uno dei partecipanti deve essere un ente locale o un organismo pubblico di cooperazione intercomunale (EPCI) dotato di un proprio status fiscale, e gli altri partecipanti all'operazione devono essere enti pubblici o privati che svolgono una missione di servizio pubblico.
L'ultimo criterio da rispettare è che i punti di estrazione e di iniezione siano ubicati esclusivamente all'interno dell'area geografica dell'ente pubblico di cooperazione intercomunale che partecipa al progetto o a cui appartengono il comune o i comuni che partecipano al progetto.